Il terzo protocollo alla Convenzione sui diritti dell’infanzia
Alla Convenzione sui diritti dell’infanzia del 1989 si affiancano tre protocolli facoltativi, approvati dall’Assemblea generale delle nazioni unite, i primi due nel 2000 e il terzo nel 2011.
I primi due protocolli sono stati ratificati dall’Italia con la legge 11/03/2002 n. 46; il primo riguarda il coinvolgimento di minori nei conflitti armati, il secondo la vendita dei bambini, la pornografia rappresentante minori e la prostituzione minorile.
Il terzo protocollo opzionale è entrato in vigore nell’aprile 2014, ed ha introdotto un innovativo meccanismo che consente direttamente ai bambini, individualmente o in gruppo, di denunciare specifiche violazioni dei loro diritti, sanciti dalla Convenzione stessa e dai primi due protocolli opzionali. Secondo le norme, tutti i minorenni i cui governi hanno ratificato il protocollo, dopo avere inutilmente esperito i rimedi interni, possono presentare un reclamo al Comitato ONU sui Diritti dell’infanzia, organismo indipendente di esperti incaricati di monitorare il rispetto dei diritti dell’infanzia da parte degli Stati.
Tutti gli Stati che hanno ratificato la Convenzione e i suoi Protocolli opzionali hanno l’obbligo di rendere il procedimento accessibile a tutti i bambini, con particolare attenzione ai bambini più vulnerabili alle violazioni dei propri diritti, come i bambini con disabilità o quelli appartenenti a minoranze.