skip to Main Content

Pagamenti tra conviventi e richieste di restituzione

La questione è molto presente in Diritto di Famiglia e riguarda i pagamenti tra conviventi e le richieste di restituzione, fatte al termine della convivenza, da parte di chi i pagamenti li ha effettuati.

Di recente se ne è occupata la Corte di Cassazione con un’interessante pronuncia, la sentenza numero 22576 del 7 novembre 2016.

Il caso è quello di una donna, la quale aveva convenuto in giudizio il suo ex convivente nel 2008, davanti al Tribunale di Gorizia, chiedendo la restituzione di circa € 25.000,00, pagati in diverse tranches nei 4 anni di convivenza, per coprire alcuni debiti del compagno. L’attrice aveva chiesto che le somme le fossero restituite in quanto “prestito” oppure, in subordine, in quanto “indebito arricchimento”. Entrambe le domande erano state rigettate.

La sentenza era stata confermata anche dalla Corte d’Appello di Trieste e, appunto, in ultimo è stata confermata anche dalla Corte di Cassazione, adita sempre dalla donna.

La Suprema Corte, in particolare richiamando una precedente pronuncia, la n. 17050 del 28 luglio 2016, ha affermato che “la parte che chiede la restituzione di somme date a mutuo deve anche provare, oltre alla consegna, anche il titolo dal quale derivi l’obbligo di controparte alla restituzione, purché l’attore fondi la domanda su un particolare contratto”.

Analoga pronuncia è la sentenza della Corte n. 9864 del 7 maggio 2014, che in particolare ha evidenziato come la finalità solidaristica che si presume per il rapporto more uxorio imponga la dimostrazione che gli assegni intestati e incassati dall’ex convivente siano da ritenere un prestito.

La sentenza ha altresì ricordato che per le donazioni di modico valore è sufficiente la “traditio”, ovverosia il trasferimento, mentre non serve l’atto pubblico richiesto per le donazioni vere e proprie (art. 783 codice civile).

avv. Molendini

Titolare dello Studio Legale Molendini in Milano, ove opera un team di otto avvocati, ognuno con specifica esperienza e competenza in un determinato ambito del Diritto, coprendo in tal modo con efficace approccio specialistico tutte le principali aree giuridiche, civilistiche e penalistiche, a beneficio di una trattazione complessiva ed esaustiva dell’ampia ed articolata materia del Diritto di Famiglia.

Back To Top